Federico Tovoli PHOTOJOURNALIST

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GIanna Fiore


Romana, classe 1952. Nel 1968 era la prima della classe al liceo Virgilio, figlia del giornalista Rai Ilario Fiore, che quell’anno la accompagnava alle manifestazioni di nascosto dal controllo della madre, Psicologa basagliana nella vita, residente in Toscana a Monticchiello ( SI ), invalida in maniera seria dopo un incidente d’auto avvenuto nel 2004.

Nel 1968 era già attivsta di ambiente cattolico progressista, faceva parte del comitato Pro Morulem, faceva doposcuola ai figli dei baraccati nelle borgate romane

“ho avuto la fortuna di avere 16 anni nel 68?” si chiede e poi dice: “ribellione adolescenziale, voglia di cambiare e movimento sono andati insieme”

Si ricorda ancora della corsa senza fine per sfuggire alle cariche della polizia a Valle Giulia.

Madre adolescente perché i contraccettivi andavano contro la morale cattolica ha poi vissuto nel quariere allora popolare della Magliana, occupandosi di lotte sociali, consultori femminili, diritti della donna. Ha fatto parte attiva di Psichiatria Democratica, il movimento che seguiva le teorie di Franco Basaglia. Il lavoro di psicologa l’ha poi portata in Toscana poiché : “Eravamo come dei missionari senza fissa dimora”, andavano dove il loro intervento serviva.
Il suo stato di invalidità inclusa l’ipovedenza non le permette ne di studiare ne di fare attività, ma scrive per il teatro povero di Monticchiello

Essere di sinistra oggi non è facile, critica l’attuale tendenza alla scissione nella sinistra, “non c’è piu l’unita fra compagni che c’era al mio tempo”.

“So di esser stata una persona fortunata malgrado tutto, penso che ci sia ancora da lottare per migliorare questo mondo”. conclude
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GIanna Fiore<br />
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Romana, classe 1952. Nel 1968 era la prima della classe al liceo Virgilio,  figlia del giornalista Rai Ilario Fiore, che quell’anno  la accompagnava alle manifestazioni di nascosto dal controllo della madre,  Psicologa basagliana nella vita, residente in Toscana a Monticchiello ( SI ), invalida in maniera seria dopo un incidente d’auto avvenuto nel 2004.<br />
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Nel 1968  era già attivsta di ambiente cattolico progressista, faceva parte del comitato Pro Morulem, faceva doposcuola ai figli dei baraccati nelle borgate romane <br />
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“ho avuto la fortuna di avere 16 anni nel 68?” si chiede e poi dice: “ribellione adolescenziale, voglia di cambiare e movimento sono andati insieme”<br />
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Si ricorda ancora della corsa senza fine per sfuggire alle cariche della polizia a Valle Giulia.<br />
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Madre adolescente perché i contraccettivi andavano contro la morale cattolica ha poi vissuto nel quariere allora popolare della Magliana, occupandosi di lotte sociali, consultori femminili, diritti della donna. Ha fatto parte attiva di Psichiatria Democratica, il movimento che seguiva le teorie di Franco Basaglia. Il lavoro di psicologa l’ha poi portata in Toscana poiché : “Eravamo come dei missionari senza fissa dimora”, andavano dove il loro intervento serviva.<br />
Il suo stato di invalidità inclusa l’ipovedenza non le permette ne di studiare ne di fare attività, ma scrive per il teatro povero di Monticchiello<br />
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Essere di sinistra oggi non è facile, critica l’attuale tendenza alla scissione nella sinistra, “non c’è piu l’unita fra compagni che c’era al mio tempo”. <br />
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“So di esser stata una persona fortunata malgrado tutto, penso che ci sia ancora da lottare per migliorare questo mondo”. conclude